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ALBEROBELLO - Coreggia: la banda protagonista della vicenda Caracciolo


È stato presentato oggi presso l'auditorium dell'I.I.S.S. Luigi Russo a Monopoli il nuovo saggio di Stefano de Carolis, sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri e ricercatore storico: “L’omicidio Caracciolo. Malaffari, intrighi e depistaggi” (edizioni Carta Bianca). La presentazione è avvenuta con la partecipazione della Banda Sinfonica del Liceo Musicale che abbiamo avuto modo di apprezzare lo scorso mese ad Alberobello nella Parrocchia di San Vito. La motivazione di tale presentazione nell'istituto scolastico di Monopoli sta nel fatto che nelle indagini dell'omicidio Caracciolo fu rilevante il ruolo della Banda musicale. Il libro è il risultato di studio di circa mille manoscritti datati 1814 e conduce il lettore in una delle più oscure vicende storiche che interessarono la Terra di Bari nei primi due decenni del XIX secolo: il brutale assassinio di Paolo Caracciolo, già sindaco di Turi, avvenuto tra la rivoluzione giacobina e della successiva “restaurazione” borbonica.

La meticolosa ricerca delle fonti storico-archivistiche ha permesso all’autore di portare alla luce aspetti rilevanti riguardanti il territorio. Oltre alla presenza di un antico prodotto caseario anche l’attestazione dell’esistenza fin dalla fine del ‘700 di una Banda musicale cittadina definita anche formazione musicale “da giro”.

Al lettore viene presentato il profilo dei ‘bandisti’ operanti agli inizi dell’Ottocento, la tipologia degli strumenti musicali utilizzati, anche pezzi unici e rari, ed il rapporto della musica dell’epoca con le istituzioni.

Si ricorda a tal proposito l'iniziativa di qualche anno fa de "La Piazza" sulle Bande e i loro repertori legati alle feste patronali.

All’interno del volume, è presente l’approfondimento a cura di Fabio Tassinari (nella foto con la nostra concittadina Anna Miccolis), Comandante della Fanfara a Cavallo dei Carabinieri di Roma, Maestro d’Orchestra e membro della Banda della Gendarmeria Vaticana che è intervenuto alla presentazione dirigendo i ragazzi nel bravo finale dell'Inno di Mameli.

Come nelle altre performance, i ragazzi guidati amorevolmente e con professionalità dai docenti e la supervisione del dirigente Adolfo Marciano, hanno dimostrato la loro tempra e chissà che qualcuno potremmo vederlo anche nella pregiata fanfara come auspicato dal comandante Tassinari.

Mariangela Palmisano

(News 10.01.23)

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