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Alberobello: l'opposizione fa proposte

Riceviamo, e pubblichiamo, dai gruppi consiliari di opposizione in Consiglio Comunale, Patto per Alberobello e Gruppo Misto.

“Non pretendevamo che il Nostro Sindaco stampasse valuta per soddisfare i bisogni della comunità alberobellese. Ma neanche ci aspettavamo che si nascondesse all’ombra delle determinazioni del Governo centrale. Una resa incondizionata e intollerabile giustificata dall’accusa di voler alimentare false speranze nei nostri concittadini solo parlandone in un pubblico consiglio comunale. Infatti alle nostre chiare e concrete richieste per la comunità alberobellese, la maggioranza ha saputo solo far orecchie da mercante ed etichettarle come richieste anacronistiche, mentre il primo cittadino, spazientito, per ben 5 volte ha ripetuto che aspetta indicazioni o meglio soldi per l’ente e poi a vedersi. Oltre ad invettive verso il Consigliere Susca, reo di aver sottoscritto e rappresentato i sottoscrittori della mozione in Consiglio, solo autocelebrazioni, battute e, nel post consiglio, riattivazione del pagamento mai sospeso delle strisce blu! Per i cittadini: Nulla più! Ma non ci interessa continuare a rimarcare incapacità ed inconcludenza di una maggioranza consiliare sempre priva di risposte ma avvezza ai comizi. Noi vogliamo rimanere sul pezzo e rimarcare la concretezza delle nostre richieste. Inoltre Vi informiamo che siamo finanche esseri pensanti e con le nostre comunicazioni qualche volta riusciamo pure a sollecitare qualche provvedimento corretto: come la diretta streaming da noi richiesta per garantire la pubblicità della seduta ma fermamente opposta dal “Padre Padrone” o la proroga di due mesi per gli abbonamenti dei parcheggi, misura da noi prevista ma immotivatamente respinta da questa amministrazione. Ma va benissimo cosi: l’obiettivo è stato raggiunto e a noi non serve “cantarcela e suonarcela”. E poi, caro Sindaco, sembrerà strano ma sappiamo “entrare nel tecnico”, visto che non ci spaventa affatto argomentare nel merito delle possibili riduzioni ed esenzioni dai tributi comunali accordabili in favore di soggetti colpiti dall'emergenza economica, senza attendere il Governo, né disquisire sulle previsione tecniche che evidentemente solo lei conosce. Serve rammentare al Sindaco che se avesse avuto la bontà di ascoltarci tre mesi orsono e parlare con i tecnici del settore avrebbe facilmente appreso che:

Per l’ Imposta sulla pubblicità e Tosap le esenzioni e le riduzioni sono stabilite dalla legge, e quindi, evidentemente, mentre per l’imposta sulla pubblicità è possibile intervenire in questo senso solo per l’Ente che si è avvalso in passato della facoltà di maggiorare le tariffe, ai sensi della legge di bilancio dello scorso anno, per la Tosap gli spazi di manovra sono ridotti, ma si potrebbe intervenire con riduzioni delle tariffe, nei limiti di legge, che riguarderebbero però indistintamente tutte le categorie previste dalla norma per tipologia tariffaria. Eventuali interventi sui citati tributi vanno adottati entro il nuovo termine previsto per l'approvazione del bilancio di previsione;

Per gli Interventi sulla Tari (tassa sui rifiuti) invece gli Enti dispongono di maggiori spazi di manovra. In particolare noi chiedevano di ridurre il carico nei confronti delle utenze non domestiche che sono state obbligate alla chiusura temporanea dai provvedimenti governativi. È il caso dei bar, dei ristoranti, strutture ricettive. In questo caso addirittura viene in soccorso la norma del comma 660 dell'articolo 1 della legge 147/2013, la quale consente ai Comuni di disporre, con regolamento, ulteriori riduzioni ed esenzioni rispetto a quelle previste dalla legge. Informiamo poi il Consigliere Carucci che le riduzioni o esenzioni possono essere finanziate ricorrendo alla fiscalità generale dell'ente. Per esempio, per la tari, l'ente potrebbe pensare a riduzioni specifiche (sulla quota variabile ovvero su entrambe le quote fissa e variabile) o esenzioni temporanee per le attività maggiormente colpite dai provvedimenti emergenziali, facendosi carico del minor gettito con altre risorse del bilancio. Da valutare, a questo proposito, interventi sui costi del servizio per l'anno 2020 giustificati dalla riduzione della produzione dei rifiuti da parte delle attività non domestiche;

Per l’Imu sappiamo bene che non si può pensare in termini di esenzioni, ma gli Enti hanno libertà nella fissazione delle aliquote del tributo, almeno nel 2020.

Aliquote che la legge consente addirittura di azzerare, ferma restando comunque la quota statale.

Inoltre appare utile informarvi che per le eventuali riduzioni di aliquote in favore di determinate fattispecie all'interno di una tipologia di aliquota prevista dalla legge, il ministero dell'Economia e delle finanze, nella circolare n. 3/DF del 2012 già contemplava questa possibilità nel rispetto dei limiti di legge e dei criteri di ragionevolezza e non discriminazione;

Sull’Addizionale comunale Irpef sono invece possibili interventi sia in termini di aliquote che di soglia di esenzione, entro il termine previsto per approvare il bilancio. Questo il nostro breve sunto tecnico che, ove si volesse cogliere il nostro invito ad un tavolo tecnico per ora ingiustificatamente respinto, siamo in grado di dettagliare ulteriormente. Che dire: queste proposte non potevano neppure essere prese in considerazione? Invece di declamare presunti e inesistenti successi a livello nazionale ed internazionale, informatevi, fatevi aiutare e cercate di correggere le Vostre colpevoli incapacità nella gestione dell’emergenza.

Patto per Alberobello e Gruppo Misto”.

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