"In considerazione della straordinaria necessità e urgenza di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica si propone l'adozione della procedura di screening per prevenire la diffusione del virus all'interno del Policlinico di Bari tra gli operatori sanitari e i soggetti terzi". Ad affermarlo è una circolare diffusa tra i lavoratori della struttura ospedaliera. La decisione è stata adottata "per scongiurare l'innesco di focolai non controllati all'interno della struttura sanitaria".
Il piano prevede "tre livelli di rischio" in cui sono state suddivise le unità operative per gli accertamenti microbiologici. Del primo fanno parte la direzione generale, sanitaria, aree patrimonio, gestione risorse finanziarie e gestione del personale del Policlinico e del pediatrico Giovanni XXIII. Il secondo livello comprende, invece, le 56 unità operative no Covid dei due ospedali, come Oncologia, Endocrinologia, Cardiologia.Infine, nel terzo livello ci sono le aree Covid. Il tampone sarà effettuato su gruppi di trenta operatori sanitari al giorno con periodicità bisettimanale e si comincerà da chi lavora nelle aree no Covid dove "potrebbe verificarsi una scorretta applicazione delle misure standard di bio sicurezza nel corso della continua attivita' assistenziale". E' ritenuto indispensabile, inoltre, che "tutti gli operatori sanitari di questa azienda - è contenuto nella circolare - siano sottoposti ad accertamenti microbiologici mirati alla tempestiva individuazione e conseguente allontanamento dal lavoro di tutti soggetti che pur asintomatici risultano positivi al Covid per scongiurare l'innesco di focolai non controllati all'interno della struttura sanitaria"
