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SCUOLA – Forse ora si sta esagerando

di Stefano Leone


Forse ora si sta esagerando. E’ quasi un anno che conviviamo con la pandemia del Covid e si è detto, fatto e scritto tutto e anche più di ciò che si poteva e, forse, si doveva. Ora, però, crediamo si stia esagerando a tal punto da portare in totale confusione l’intera popolazione. Prendiamo ad esempio la scuola; il Governo centrale emette i DPCM, i presidenti di Regione emettono ordinanze che modificano i DPCM, i sindaci emettono ordinanze che, non di rado, sono in antitesi con l’ordinanza della Regione ma in linea con il DPCM, il presidente della Regione reitera con una nuova ordinanza ma viene fuori il TAR, (eh sì perché i cittadini sentono il bisogno di qualche altro organismo che entri in partita!), che l’annulla; allora il presidente di Regione ne emette un’altra dopo l’annullamento della precedente. Insomma, se per combattere il contagio del Covid, bastavano ordinanze e decreti bene, a quest’ora il virus era bello che debellato. Ma così non è. E allora, le istituzioni, se volevano confermare quanto siano distanti dalla vita reale e dalla quotidianità dei cittadini, bhè ci stanno riuscendo alla grande. Ci stanno riuscendo molto meglio di quanto stiano facendo con la gestione del contagio e conseguente gestione dei vaccini. Risultato di tutto questo?, che i genitori non sanno più che pesci prendere, non ci si raccapezzano più nel capire se i figli devono stare a casa (quando e come), devono fare lezione in presenza, (quando e per quanto tempo), insomma una ridda di situazioni con le quali non si fa altro che rendere ancor più complicato questo tempo già di per se tanto complicato. E, come s’intitolava un film del 1943, diretto da Vittorio De Sica, tratto dal romanzo Pricò di Cesare Giulio Viola, “i bambini ci guardano”.



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