Si stanno affrettando a ripristinare il pagamento della sosta negli appositi stalli blu. Non è ancora terminata la cosiddetta Fase2, che i Comuni – vedi l’esempio di Bari, Alberobello, Noci, Martina Franca ma l’elenco potrebbe essere molto più lungo - dimostrando una solerzia notevole, ripristinano ciò che era stato sospeso a causa dell’emergenza Covid19. Qualche Comune è così attento a fare cassa, che ha annunciato il ripristino del controllo del pagamento della sosta, senza che mai sia stata emanata la sospensione. Una solerzia inaspettata, (o forse ampiamente prevedibile), viste le tante lacune e spesso l’immobilismo rispetto ad altri provvedimenti, magari agognati dai cittadini. Alleluia… alleluia…, beninteso si capisca l’importanza dell’iniziativa: lo fanno per adottare una “misura emergenziale per sostenere le famiglie e le attività economiche”. Cantilena riproposta in modo compulsivo durante queste lunghissime settimane di pandemia. Ci vorranno spiegare da chi aspettano di incassare soldi se non dai soli residenti?, i quali, ancora una volta, dovranno mettere mani nel portafoglio per rimpinguare le casse pubbliche. Eh si, perché di turisti e visitatori, si ha certezza che non potranno tornare ad invadere le nostre città e i nostri paesi. Questo in base alle ultime disposizioni del Governo che decretano la ripresa delle attività economiche (quelle che ce la faranno), da lunedì 18 maggio ma, rimane confermato, il divieto di uscire dai confini della regione, (fino al 3 giugno prossimo), dunque non è previsto si possano fare gite “fuori porta”. Alla luce di tali considerazioni, sorge una domanda: non si poteva attendere il 3 giugno – data di riapertura anche dei confini delle regioni - per ripristinare i parcheggi a pagamento? Sarebbe stata davvero un’azione tangibile per aiutare i cittadini residenti, già minati in maniera funesta da una pandemia sopportata stoicamente. Ma così non è. Hanno avuto fretta; fretta di rimettere subito mano nei salvadanai personali dei cittadini. E quindi? Cari cittadini residenti, date una rifilatina alla memoria e dimenticate la gaudente soddisfazione di parcheggiare, chiudere l’auto e andarsene senza neanche guardare il colore delle strisce. La pacchia è finita.
