Mons. Giuseppe Favale, con una propria nota ha meglio specificato ciò che, a partire da lunedì 18 maggio, è consentito fare. Dopo aver sottolineato con forza: "Vi invito ad accogliere queste indicazioni tenendo conto che sono ispirate al valore della gradualità: in questo momento della vita del nostro Paese dobbiamo abbandonare l’idea del “tutto e subito”, per abbracciare il principio del “passo dopo passo”. Questo vale non solo per le celebrazioni liturgiche, ma anche per ogni altra attività pastorale della comunità cristiana. Pertanto, a partire da lunedì 18 maggio: sarà consentita per il momento la celebrazione delle Messe solo nelle chiese parrocchiali e nei Santuari del Crocifisso in Rutigliano e della Madonna della Vetrana in Castellana Grotte seguendo tutte le norme già emanate dal protocollo della CEI". In particolare mons. Favale scrive: "Dispongo che per questo periodo la celebrazione del Battesimo avvenga fuori dalla Messa e possibilmente in forma singola (o al massimo in due per le chiese più grandi). Non sono consentiti matrimoni al di fuori delle chiese parrocchiali e tanto meno all’aperto. Per quanto riguarda la celebrazione delle esequie con la Messa il giorno di domenica si tenga conto sia delle disposizioni comunali sia della impossibilità per il sacerdote di celebrare la quarta Messa; in questo caso si celebrano le esequie fuori della Messa e si rimanda l’Eucarestia di suffragio a tempo opportuno. Come già da me indicato, sono sospese fino a nuova disposizione tutte le forme esterne di feste religiose: patronali, parrocchiali, zonali e devozionali di massa. Certamente si potrà celebrare la Messa con le stesse regole sopra esposte, sempre però preoccupandosi di evitare assembramenti dentro e fuori la chiesa. Probabilmente, riavviando la celebrazione con il popolo, nell’applicare le disposizioni, potranno sorgere problematiche particolari. Ho già accennato che, per quanto non esposto in queste note, si rimanda alle norme del protocollo. Il buon senso pastorale di ciascun presbitero farà poi il resto. Comunque, per dubbi di maggiore rilevanza, prima di prendere ogni decisione, è opportuno consultare l’Ordinario diocesano

o il vicario zonale. Salutandovi con sincera cordialità, tutti vi benedico".