
Solo 26 medici di continuità assistenziale hanno confermato la loro adesione alle Usca, le unità speciali che dovranno visitare a domicilio i malati di Covid che non sono ricoverati in ospedale: è quanto emerso al termine dell'incontro tra il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro e i rappresentanti dei medici di medicina generale, nell’ambito del CPR, il comitato permanente regionale. Tanti i dinieghi ricevuti dalla Regione che sostiene, tra l'altro, l'ipotesi di dover attivare più Usca rispetto a quelle previste dal decreto legge, alla luce dei dati epidemiologici. Nel frattempo tutte le Asl hanno avviato la fase di formazione, dotando il personale dei necessari Dpi, mezzi, strumenti, telefoni cellulari, farmaci. Per Bari sono partiti i corsi di formazione per 9 Usca.: 1 a Palo del Colle/Auricarro, 1 a Altamura, 1 a Grumo, 1 a Triggiano. Dal 15 maggio partiranno 1 a Monopoli e 1 a Gioia. Dal 18 maggio partiranno le 2 di Bari ex Cto e la seconda a Palo del Colle/Auricarro. Gli organici andranno completati: qualche Usca non sarà a 12 ore, ma per un solo turno e saranno comunque sufficienti a gestire i casi a domicilio.
Il decreto prevede a Bari e provincia l’istituzione di 25 Usca.