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"Truffa dello squillo", la Polizia Postale ricorda di essere prudenti

Impegnata costantemente la Polizia Postale, anche attraverso la pagina Facebook, reitera nel richiamare l’attenzione dei cittadini sui pericoli, ai quali si è esposti nei confronti delle truffe, sia online sia telefoniche. Truffe che aumentano in modo sensibile durante periodi di grande e complessità sociale come, in questo tempo, ha scatenato la pandemia del Coronavirus. Ed è proprio sulla pagina Facebook del Commissariato di PS online che la Polizia Postale richiama in questi giorni l’attenzione dei cittadini a tentativi di truffa telefonica con quella che viene chiamata “truffa dello squillo”. Avverte la PP nel post: “E’ bene ricordare spesso alcune delle truffe più insidiose: la truffa dello squillo. Arriva una telefonata da un numero estero. Poco dopo ne arriva un’altra. A quel punto la curiosità spinge alcune persone a richiamare il numero, cadendo nella trappola dei truffatori. Può sembrare uno scherzo, ma arriva a costare anche 1,5 euro al secondo. Quindi attenzione alle telefonate che arrivano dall’estero, in particolare dalla Tunisia (+216) e dall’Inghilterra (+44), ma anche da altri paesi. Non richiamate i numeri sconosciuti, e, se non ne avete necessità, chiedete al vostro operatore di inibire le telefonate all’estero, in modo da non cadere nella rete dei truffatori nemmeno per sbaglio. Se doveste avere sospetti su eventuali squilli dall’estero segnalatecelo su: https://www.commissariatodips.it/segnalazioni/index.html .

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