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COVID19, le azioni della Regione Puglia

Uno scenario, nel peggiore dei casi, impostato su 3500 casi, con più posti letto Il presidente Michele Emiliano, il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro, e il capo della task Force regionale Covid-19, il professor Pierluigi Lopalco, hanno illustrato le linee guida per la fase successiva dell'emergenza. Il bilancio dell'epidemia ha visto i contagi al 31 marzo salire fino a 1800 circa. Nella situazione peggiore la Regione aveva previsto 2000 malati al 25 marzo, una quota che potrà invece essere raggiunta tra "2-3 giorni come confermato dal professor Lopalco se sarà rispettata una media di circa 100 nuovi positivi. La Puglia, spiega Emiliano, "rafforza la rete Covid. eravamo partiti con 173 posti di terapia, cominciando da una disponibilità di 54. Adesso siamo a 121 occupati e ci proponiamo di arrivare a quota 344". Per quanto riguarda la Pneumologia, invece, potenziata da 64 a 183, vi sono 153 pazienti, con l'obiettivo di implementare la quota di letti a 564. Infine, per le malattie infettive, partite da 145 posti e già potenziate a 352, con 294 pazienti, si arriverà a 709. "Sono state assunte - ha specificato Emiliano, 750 persone". La Regione, in queste ore, sta anche definendo le modalità di utilizzo di alberghi per ospitare il personale e, successivamente, anche le quarantene separate dai propri cari per alcuni positivi di cui non è necessario il ricovero, poiché solo il 10-15% dei casi richiede terapie sub-intensive o intensive. Sono 14mila i tamponi eseguiti, con un 12,8% di positività, percentuale molto favorevole. Il 18% dei casi è asintomatico e circa il 25% con pochi sintomi, ovvero febbre e tosse, senza avere bisogno di ospedalizzazione. Ci aspettiamo che la situazione resti invariata nei prossimi 2-3 giorni. Dipenderà molto dal comportamenti dei cittadini che devono restare a casa. La battaglia quotidiana, però, non può essere combattuta senza le forniture di dispositivi di protezione individuale, su cui la Regione chiede una fornitura più costante e consistente giorno dopo giorno: "Le consegne stanno avvenendo in maniera più regolare - ha dichiarato Vito Montanaro - seppur con numeri abbastanza limitati. "Sulle catene di contagio stiamo lavorando: c'è un gruppo di statistici dell'Aress che sta ricostruendo, anche utilizzando i dati disponibili di geolocalizzazione, su quelle che sono catene di contagio". Ad affermarlo è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco. "Inoltre - ha aggiunto Lopalco - siamo in contatto con scuola Normale di Pisa che ci sta fornendo i dati di spostamento di celle telefoniche, dati anonimi chiaramente, che ci danno un'idea di quelli che sono stati gli spostamenti Nord-Sud, la famosa migrazione degli studenti. Possiamo vedere così se queste persone venute dal Nord sono transitate in questo o quel comune. Si sta facendo questo tipo di studio ma capite bene - ha rimarcato - che si tratta di studi complicati con grandi moli di numeri che verranno pubblicati con calma".

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