Sequestrati reperti archeologici
I Carabinieri della Compagnia di Andria hanno conseguito un importante risultato nel contrasto al mercato illecito dei beni archeologici esistente in Puglia. Le indagini hanno preso spunto dall’individuazione di un’abitazione occupata da un 30enne rumeno, in cui vi era il sospetto che venissero occultate armi, munizioni e materiale esplodente illegalmente detenute. Durante le operazioni di perquisizione, è stato individuato un capanno agricolo, di pertinenza dell’abitazione, nel quale sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici, costituiti da lampade, anfore, ciotole, brocche, scodelle, contenitori vari e monete, unitamente ad un metal detector, utilizzato per sondare i vari terreni di interesse. Ulteriori accertamenti investigativi e tecnici hanno consentito di riscontrare che i reperti sequestrati sono tutti originali e di grande importanza storico – scientifica, riferiti al periodo compreso tra il IV ed il III secolo a.c., molto probabilmente sottratti da uno dei numerosi siti archeologici presenti in Puglia, tra cui spiccano quello di Canosa di Puglia e di HERDONIA, nei pressi della cittadina foggiana di Ordona, sede di una città romana e teatro di due battaglie della seconda guerra Punica, avvenute proprio nel III sec. a.C., precisamente tra il 212 ed il 210. Al termine degli accertamenti, i reperti sono stati messi a disposizione della Sezione Carabinieri Tutela per il Patrimonio Culturale di Bari. Il cittadino rumeno, denunciato in stato di libertà per ricettazione di reperti archeologici, non ha saputo giustificare il possesso del piccolo tesoro, il cui valore, benché inestimabile, nel mercato illegale avrebbe potuto fruttargli circa mille euro al pezzo.
A Noci arrestato un pusher 23enne sorpreso con la cocaina
Nell’ambito dei servizi finalizzati alla prevenzione ed alla repressione dei reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Noci, dopo un mirato servizio di osservazione, hanno arrestato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 23enne del luogo. Il giovane, già da alcuni giorni era controllato dai militari per i suoi movimenti sospetti e, nella serata scorsa, gli operanti, dopo un pedinamento nelle zone centrali del paese, lo hanno sottoposto ad una perquisizione personale, rinvenendo sulla sua persona due dosi di cocaina. La perquisizione è stata così estesa anche alla sua abitazione dove sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 37 grammi di cocaina, in parte divisa in dosi, oltre a vario materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione e la somma di 1660,00 euro in contanti, ritenuta il provento dell’illecita attività di spaccio. Il pusher, su disposizione della competente A.G., è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. La droga nei prossimi giorni verrà analizzata dal Laboratorio Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale Carabinieri di Bari.
