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Consiglio comunale sulla mensa e il pericolo del gas Radon

Così come richiesto dal Gruppo Misto e da Patto per Alberobello, si è tenuto il Consiglio comunale aperto e monotematico sulla mensa scolastica. Sono intervenuti il rappresentante dei genitori ed il componente della Commissione mensa oltre ai capi gruppo consiliari, il sindaco e l'assessore al ramo. La situazione allo stato attuale è la seguente: primo il servizio mensa in generale e il rispetto della dieta proposta dallo Slow Food è alla base del contratto con la ditta fornitrice; secondo la sospensione solo nel plesso “Morea” per la presenza del gas Radon nel refettorio a piano terra. Due questioni distinte. Sulla prima le osservazioni e le lamentele dei genitori hanno portato a rivedere la somministrazione dei pasti pur rimando valida la soluzione dietologica proposta su cui tutti sono d'accordo, quindi un graduale adeguamento del gusto dei cibi alle esigenze dei bambini. Questo ha creato nei mesi scorsi un disservizio da cui è nata la richiesta di Consiglio comunale straordinario aperto. Per il gas Radon è un episodio che interessa 180 alunni del plesso "Morea". Qui la soluzione non è cambiare ambienti o attrezzare aule a refettorio, è intervenire nell'attuale locale con apparecchiature adeguate ad eliminare il gas che viene monitorato da appositi sensori. Sul primo tema l'assessore Turi si è impegnata a seguire attentamente la somministrazione della dieta, sul secondo tema non si è capito cosa accadrà. Per la cronaca in apertura di Consiglio il capogruppo di maggioranza, Pietro Carucci, ha chiesto la parola per dichiarare l’intento dei componenti la maggioranza di rinunciare al gettone di presenza. Ha rilanciato il consigliere Vito Carparelli, di Patto per Alberobello, affermando che anche il suo gruppo avrebbe rinunciato al gettone di presenza ma ha aggiunto di voler devolvere il ricavato ai terremotati dell’Albania.

(nella foto un momento del Consiglio di ieri sera)

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