Riceviamo, e pubblichiamo, la lettera a firma dei segretari cittadini, rispettivamente Martino Girolamo e Giuseppe De Palma, che i circoli Bella Ciao e Partito Democratico di Alberobello, hanno inviato al direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso.
“Egregio Direttore Giuseppe De Tomaso, formuliamo la presente in qualità di segretari cittadini del Partito Democratico e del Circolo “Bella Ciao” di Alberobello, al fine di chiederLe un Suo autorevole intervento, per porre fine ad un’incresciosa situazione, venutasi a creare ad Alberobello, con l’inviato della Gazzetta del Mezzogiorno Patrizio Pulvento. È ormai da anni, infatti, che ad Alberobello pare sia totalmente scomparso il diritto di cronaca e di critica. La nostra cittadina, per i lettori della Gazzetta, appare ormai da anni un’isola felice, dove sembra che non accada nulla di politicamente o socialmente rilevante. Abbiamo più volte e ripetutamente segnalato all’inviato della Gazzetta Patrizio Pulvento, temi e fatti socialmente rilevanti, per l’intera comunità alberobellese e non solo, ma mai abbiamo ricevuto ospitalità e attenzione. Pare che nei fatti si verifichi che, dopo aver contattato via e-mail o a mezzo telefono il corrispondente Pulvento, per indicargli o esporre fatti accaduti ad Alberobello, lo stesso si rivolga preliminarmente al Sindaco. Se la questione costituisce critica all’amministrazione o se si tratta di fatti di cronaca politicamente non conformi ai desiderata dello stesso, questi non vengono presi in minima considerazione. Circostanza, quest’ultima, mai vissuta prima d’ora ad Alberobello. Il diritto di cronaca e di critica, seppur scomodi, non sono mai stati così scientificamente ostacolati o, come accade, vietati. Il precedente corrispondente Valentino Sgaramella, che tanto rimpiange questa comunità, oltre ad essere un abituale frequentatore di Alberobello, aveva, ricevuta una notizia, la grande accortezza di verificarne la veridicità e di consultare tutti gli attori della vicenda. Insomma, aveva il vizio più nobile di un giornalista, ovvero quello di sentire tutte le “campane”. Mai unidirezionale, mai fazioso, mai indisponente ma sempre curioso, disponibile e corretto nel riportare i fatti nella loro oggettività, oltre che le diverse posizioni delle parti coinvolte. E pensare che, in questi anni, si sono succeduti svariati fatti degni di cronaca, senza che di ciò sia stato possibile informare i lettori della Gazzetta. Solo per citarne qualcuno: in consiglio comunale si è discusso dei macroscopici ritardi dei lavori per una serie di opere pubbliche, ancora tutt’oggi cantieri a cielo aperto; in un silenzio assordante, la maggioranza, per la spiccata propensione che ha nel litigare, è stata costretta ad accantonare ben 1.466.806,00 euro, nel fondo contenzioso. Tutti soldi tolti a servizi per la comunità; vibranti critiche dovute all’aumento smisurato delle strisce blu, al quale si somma la sconcertante scelta di affidare la gestione dei parcheggi a società estere; dimissione di ben tre consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza. E non gli ultimi arrivati, ma bensì: un assessore, il presedente del consiglio e un consigliere comunale, tutti e tre fondatori del gruppo Alberobello Futura; la questione cimitero, opera abbandonata a se stessa nella incuria più totale, con un contratto di finanza di cui si sono perse le tracce e il controllo; la corte dei conti ha invitato a dedurre tutti i consiglieri comunali della scorsa legislatura per danno erariale; problemi legati alla viabilità; l’inceppamento sempre più sconcertante della macchina amministrativa, dovuto alla mancanza di un piano di ricambio con i vari dipendenti che sono andati in pensione; il continuo dimettersi dei vari segretari comunali (è notizia di queste ore che anche l’attuale segretario ha dato le sue dimissioni). In pochi anni questa amministrazione è stata capace di far scappare una miriade di segretari comunali; la questione case popolari, in cui il TAR ha sospeso la graduatoria, stante la palese illegittimità della delibera di giunta comunale che ha modificato in itinere la graduatoria degli aventi diritto. E tanti altri fatti che, per non tediarla, evitiamo di menzionare. Illustre Direttore, consapevoli della Sua sensibilità al valore del diritto di cronaca e di critica, auspichiamo un Suo autorevole intervento, al fine di porre fine a questa imbarazzante situazione. Ringraziandola per l’attenzione che ha voluto rivolgerci, la salutiamo cordialmente”.
