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Giornata della Memoria

Alberobello ha anticipato a venerdì 26 gennaio le celebrazioni della Giornata della Memoria, che ricorre convenzionalmente il 27 gennaio, per coinvolgere il più possibile le scuole, che il sabato, nel paese dei trulli sono chiuse. Gli studenti dell'istituto comprensivo «Morea-Tinelli», accompagnati dal dirigente scolastico, prof.ssa Daniela Menga, e dai loro docenti, hanno partecipato agli eventi.

C'è stata prima la tradizionale celebrazione, officiata da don Beppe Frugis, nella cappella della Fondazione Gigante, che viene appositamente aperta ogni anno per la Giornata della Memoria. «Dobbiamo impegnarci in prima persona a non marginalizzare nessuno - ha detto don Beppe agli studenti - e dobbiamo sradicare dalla nostra vita tutto ciò che ha attinenza con la violenza; anche il pensiero che ci porta a giudicare l'altro perché non veste come noi o non ha il telefono di ultima generazione. A questo deve servire la memoria: dobbiamo imparare a sognare luoghi dove tutti possiamo stare bene. Ma se mettiamo Dio fuori dalla nostra vita diventa difficile essere accoglienti».

Dopo la celebrazione c'è stato «La Casa Rossa-Le Segnorine», reading musicale con Fulvio Falzarano (voce recitante), Vito Maria Laforgia (viola da gamba). È intervenuta Dora Intini (voce recitante). Lo spettacolo ha narrato, appunto, la storia delle «Segnorine», donne che vennero internate nella Casa rossa nel 1947. Nella stanza dove si è svolta la performance è stata inoltre allestita la mostra fotografica «La Casa Rossa», a cura di Clara Putignano e Arianna Ancona.

«La casa rossa è una testimonianza di grandissima solidarietà della nostra Comunità alberobellese - ha detto agli studenti il sindaco, Michele Longo -. Siamo orgogliosi di avere nella nostra storia questa pagina degli anni '40 che si sta ripetendo anche oggi con l'accoglienza ai migranti che da tre anni siamo fieri di ospitare».

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